I drug carriers sono sistemi utilizzati per il trasporto dei principi attivi nell’organismo e offrono numerosi vantaggi rispetto alle tradizionali modalità di somministrazione, come un’efficacia maggiore, una riduzione degli effetti collaterali e una minore tossicità.
Una volta rilasciato il principio attivo nel corpo, questo deve superare diverse barriere biologiche prima di poter raggiungere le cellule ‘malate’; infatti, un importante vantaggio dei drug carriers è quello di proteggere il farmaco durante il percorso assicurando che arrivi nel sito di interesse, aumentandone la biodisponibilità.
Come sono formulati?
Per comprendere come le proprietà dei drug carriers favoriscano il meccanismo di trasporto dei farmaci, sono stati analizzati diversi tipi di carriers con differente forma e dimensione:
- Liposomi: sono vescicole sferiche formate da doppi strati lipidici, che formano una struttura capace di incapsulare sia sostanze idrosolubili, sia sostanze liposolubili. Questa caratteristica consente ai liposomi di trasportare farmaci e principi attivi all’interno dell’organismo in modo sicuro ed efficace.
- Polimeri biodegradabili: utilizzati per creare nanoparticelle che si degradano in modo sicuro all’interno del corpo, riducendo il rischio di accumulo di materiali estranei.
- Niosomi: piccole vescicole artificiali usate per trasportare farmaci, migliorando la stabilità e l’efficacia dei trattamenti.
Oltre a questi, esistono altre tipologie di drug carriers come:
- Dendrimeri: strutture che possono trasportare più molecole di farmaco e favorire il rilascio controllato.
- Nanoparticelle di ossido di ferro: impiegate per il rilascio mirato di farmaci.
- Nanotubi di carbonio: strutture che possono veicolare farmaci sia sulla loro superficie che al loro interno, offrendo possibilità innovative per il trasporto mirato.
Negli ultimi anni sono emersi dei progressi significativi nel mondo dei drug carriers, grazie all’introduzione di nuove tecnologie e materiali innovativi, che migliorano l’efficacia dei trattamenti. Questi sistemi rappresentano una grande innovazione nel campo della medicina, poiché offrono nuove prospettive per trattamenti più efficaci, sicuri e personalizzati.
Ma quali sono i vantaggi che offrono?
I drug carriers presentano numerosi vantaggi, tra cui:
- Rilascio mirato del farmaco: consentono di indirizzare i farmaci verso le cellule o i tessuti bersaglio, riducendo così l’esposizione dei tessuti sani e minimizzando gli effetti collaterali. Questo approccio consente un miglior controllo sulla distribuzione del farmaco, riducendo la tossicità e aumentando l’efficacia terapeutica.
- Miglioramento della biodisponibilità: i materiali impiegati possono aumentare la solubilità dei farmaci idrofobici, migliorando la loro biodisponibilità e l’efficacia terapeutica.
- Rilascio controllato e prolungato: i drug carriers permettono di controllare la velocità e la durata del rilascio del farmaco, garantendo un effetto terapeutico costante nel tempo e riducendo la necessità di somministrazione frequenti.
Con l’avanzamento continuo delle tecnologie e dei materiali, i drug carriers contribuiranno a migliorare notevolmente i risultati terapeutici, rivoluzionando il trattamento delle malattie e portando a una nuova era della medicina di precisione e innovazione terapeutica.
L’industria prevede una crescita significativa del settore, in particolare grazie alla crescente richiesta di vaccini e trattamenti specifici, confermando l’importanza e il potenziale di questi sistemi innovativi.
Riferimenti
- Paolo Trucillo (2021). Drug Carriers: Classification, Administration, Release Profiles, and Industrial Approach