I liposomi, la nuova frontiera della biotecnologia 

Cosa sono?

I liposomi sono vescicole sferiche di dimensioni nanometriche, costituite da un nucleo acquoso interno, circondato da uno o più doppi strati fosfolipidici. Il meccanismo di formazione dei liposomi si può spiegare osservando la natura stessa delle membrane fosfolipidiche le quali, a contatto con l’acqua, assumono spontaneamente una disposizione a doppio strato, detto lamellare e, ripiegandosi in forma sferica, intrappolano acqua nel nucleo interno in cui può essere disciolto un composto idrofilico, e inglobano il principio attivo. 

Le membrane fosfolipidiche sono anfifiliche, cioè sono dotate sia di testa polare (idrofila), che è a contatto con la soluzione acquosa contenuta all’interno del liposoma, sia di coda apolare (idrofoba) rivolta, invece, verso l’interno dove si interconnette con il secondo strato fosfolipidico. 

I liposomi si distinguono per dimensioni e struttura, ossia il numero di doppi strati lipidici di cui sono composti, lamellarità e metodo di preparazione. In base al numero di doppi strati lipidici, è possibile suddividerli in:

  • liposomi unilamellari, costituiti da un unico doppio strato fosfolipidico che racchiude un core idrofilo; 
  • liposomi multilamellari, caratterizzati dalla presenza concentrica di vari strati lipidici, separati tra loro da fasi acquose;
  • liposomi multivescicolari, caratterizzati dalla presenza di un doppio strato fosfolipidico al cui interno sono racchiusi altri liposomi non concentrici come i liposomi multilamellari.
Useful drug delivery system. Liposome medical infographic. Vector illustration.

I liposomi possono racchiudere una larga varietà di molecole, come antibiotici, proteine, peptidi, coloranti, acidi nucleici, antiossidanti o enzimi. Hanno la caratteristica di essere biocompatibili dal momento che sono facilmente assorbiti dalle membrane cellulari che hanno struttura similare. 

Le origini

Scoperti per la prima volta nel 1965 dal dr. Alec Bangham, ematologo inglese del Babraham Institute dell’Università di Cambridge, furono considerati come modelli semplificati di cellule umane e negli anni ’70 se ne compresero appieno le potenzialità soprattutto in campo terapeutico. Oggi i liposomi sono oggetto di continui studi nella ricerca essendo uno tra i drug carriers maggiormente usati nel settore farmaceutico e nutraceutico. 

Le funzioni

I liposomi svolgono tre funzioni principali:

Trasporto dei principi attivi

Sono usati per veicolare le molecole direttamente al tessuto bersaglio.

Protezione dei principi attivi

L’incapsulamento dei principi attivi nei liposomi svolge una funzione di barriera dall’ambiente acido dello stomaco nel sistema digerente e consente alle molecole di penetrare efficacemente nei tessuti, generando una maggiore stabilità e concentrazione del principio attivo. Rispetto alla normale somministrazione, il vantaggio è una minore dispersione della molecola nell’organismo, che arriva in modo mirato nel corpo attraverso il flusso sanguigno, fino al livello intracellulare.  

Migliore assorbimento e aumento della biodisponibilità

l’uso dei liposomi facilita l’assorbimento del principio attivo, proteggendo e migliorando l’efficacia delle molecole incapsulate. 

I vantaggi 

I liposomi sono considerati potenti sistemi di somministrazione di farmaci grazie alla loro versatilità strutturale e alla loro natura biocompatibile, biodegradabile, atossica e non immunogenica. 

Grazie a queste proprietà, trovano molte applicazioni in campo terapeutico, come nei vaccini o nelle terapie antitumorali, antiallergiche, antimicrobiche, e in campo nutraceutico e cosmetico. Integratori di vitamine in forma liposomiale sono un’interessante innovazione data la loro maggiore biodisponibilità rispetto alle vitamine tradizionali.

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